Prima di perdermi in lunghi racconti sulla giornata di ieri, voglio parlarvi, come promesso, della mia gita a Fremantle (Freo per gli amici). È una cittadella di porto situata più a sud di Perth e più spostata verso il mare in corrispondenza della foce del fiume Swan.
Tempo di percorrenza in treno: 25 minuti – Linea Blu.
I pensieri e varie impressioni mi assalgono sin dal viaggio in treno costato 4.50 AUD (circa 3 euro), mezzo di trasporto che sembra più una metropolitana. Due file di sedili, una in fronte all’altra, e grandi vetrate. Pulito, tutto molto pulito. Silenzioso, nuovo e sedili molto comodi e accoglienti.
Ciò che mi ha affascinata di più nel viaggio è stato forse vedere l’oceano. Lo vedevo laggiù mentre il treno scorreva veloce. Il mio pensiero è stato: ” Che strano vedere l’oceano da qui. Io dal finestrino sono abituata a vedere il lago di Lecco, o meglio ancora, il lago di Oggiono”.
Foto??
E foto sia 🙂
Scusate la pessima qualità della foto, ma questo è quello che offre la casa.
Arrivata a Fremantle, ho percorso con molta calma la via centrale che prende il nome di Market St perché porta all’unico supermercato della cittadina. Ho camminato guardando le persone, captando il più possibile e ho cercato di immaginare per alcuni minuti di vivere lì. Tanti decidono di spostarsi a Fremantle e credo che il motivo sia il fatto che è un luogo più raccolto, più intimo dove puoi ambientarti in poco tempo e hai l’oceano a due passi.
Tanti Coffee Bar, shops di ogni genere, ristoranti e molti negozietti asiatici.
MMM.. No, credo che io non ci vivrei. Mille volte Perth.
Decido poi di spostarmi verso il mare, percorro una traversa di Market St e mi trovo davanti un parco. Era domenica, c’era in corso una bella festona con tanto di gazebo e profumo di salamella. Sentivo la musica e vedevo una ruota panoramica.
È proprio vero e strano come… Posto che vai, ruota che trovi. 🙂
La mia amica Marta può ricordare la ruota al concerto di Ligabue a Campovolo. Chiara e Sissi possono ripensare a quella di Saint Raphael in Costa Azzurra, Alessandra starà guardando quella di Londra, Alice starà solo ripetendo nella sua testa: ” Prima o poi, la ruota gira per tutti”.
AHAHAHA. Giusto?
Bene, spostandomi verso il mare, vedo il porto e un grande cantiere navale. Sto passeggiando sotto al sole a picco ma non ho caldo perché il vento è sempre presente.
Vedo un gommone supergigante e supercolorato parcheggiato davanti alla banchina di legno. Un cartello diceva ‘WESTCOAST JET, One of Australia’s BIGGEST & MOST POWERFUL. Open ocean jet boats right here in Freo!”
Mi sono fermata a guardare. Una quindicina di persone a bordo, un signorotto sulla cinquantina mi chiede se voglio salire, io gli rispondo con un “Non lo so, forse salgo al prossimo giro!”
Ero incuriosita, a tratti terrorizzata.
Niente da fare. Tempo 30 secondi ero seduta. Passa il ragazzo a verificare che tutti avessero le cinture, proprio come sugli aerei.
.. “Ma perché mai devo mettere la cintura?”..
Il gommone parte, il signore baffuto alla guida mi sorride come dire..”Adesso ti faccio vedere io!!!”
OH SANTO CIELO.
Velocità lenta, musica di sottofondo. Panorama, sole, oceano, happy people. Cosa vuoi di più.
Tempo due minuti, uscito dal porto, ha iniziato a sgasare come un matto! La musica Rock’n Roll a tutto volume. Mi sono girata verso di lui e sono esplosa in una risata delle mie…
Ero troppo gasata!
È stato strano perché l’unica compagna di avventura che avevo e sentivo era la mia risata…
eppure, mi stavo divertendo un sacco.
Tra curve a 360° e frenate improvvise, per far spettacolo davanti a galeoni in sosta, vestiti, capelli e scarpe erano totalmente inzuppati di acqua salata.
WOW, AMAZING.
Una volta riapprodati, ho salutato il signore e dopo averlo ringraziato con un grande sorrisone, mi sono spiaggiata ad asciugarmi. In quelle condizioni non potevo di certo circolare, ne tantomeno tornare alla stazione dei treni.
🙂
Davanti a me avevo questo spettacolo.
Una goduria per i miei sensi.
VOLETE SAPERE DI IERI?
Vi parlo della giornata di ieri brevemente. Vi ho lasciato dicendovi che avrei dato il CV alla manager del Gordon St Garage.
Così ho fatto. Mi ha detto che al momento non cercano personale ma che non esiterà a contattarmi nel caso di bisogno.
Ok, perfetto! Io continuerò a venire qui a bere il mio cappuccino. Sapete, ho bisogno di crearmi una sorta di routine per non sentirmi troppo persa. È giusto crearsi delle piccole abitudini e degli appuntamenti in modo da mantenere uno schema mentale, una linea da seguire quando tutto il resto manca.
Città nuova, lingua nuova, persone mai viste. È giusto crearsi dei momenti in cui si sta bene e ci si sente a proprio agio. Questo posto è a soli 600 mt da casa quindi 8 minuti di camminata e sono qui.
La musica di sottofondo mi regala concentrazione e…oggi ho pure fatto la foto al cappuccino prima di mescolarlo. Volete vedere?
Una volta uscita da qui, ieri, sono andata in giro per la città a consegnare CV. Non ne ho distribuiti tanti ma solo 4/5. Ho osato solo dove le energie positive mi dicevano: “Yes, questo posto merita!”
Ho scrutato attentamente ogni negozio, Coffee Bar e ristorante sotto casa e ho lasciato un paio di resume in due ristoranti, ho chiesto della manager in una boutique di vestiti che mi ha subito attratta e ho consegnato il CV anche al Coffee Bar sotto casa.
Dopo due ore circa, ero sul fiume a passeggiare e ricevo una telefonata. Il numero non era salvato, quindi..alta probabilità che fosse una telefonata di lavoro.
Il manager di Gramercy Bar & Kitchen mi voleva vedere per un colloquio. A causa dell’agitazione della prima telefonata non ho capito molto bene dove dovevo andare. Sapete cos’ho fatto?
Ho copiato su Google il numero di telefono con il quale mi aveva chiamato e..TA TAAANN..Mi è comparso l’indirizzo preciso del ristorante.
Hay street, 777 – Central Park.
WOW! ERICA SEI UN GENIO.
Mi sono presentata con un big smile 🙂 e dopo alcune domande mi ha chiesto di presentarmi dopo altre due ore per una prova. AHAHAH
Ma quante cose inaspettate mi sta regalando questa vita??
Bene. Prova fatta amici. Mi sono impegnata, ero arruolata al banco, ho imparato un sacco di cose in pochissimo tempo. Il modo di lavorare australiano è totalmente diverso dal nostro. Persino il modo di spillare la birra è differente!
Mi hanno detto che mi faranno sapere in una settimana.
No Problem!
Questo test per me è stato uno stimolo. Ho visto che se mi faccio avanti, qualcosa succede. È ovvio che se stai fermo, il lavoro non ti viene a bussare alla porta e le occasioni non entrano dalla finestra.
Sono carica.
Inizia ora la mia giornata.
Vediamo di rendere anche questo giorno unico e pieno di sorprese come i giorni passati!
Ci sentiamo domani, Spero!
Erica, anzi Atmosferica.