Oggi è l’ultimo giorno e anche il cielo è un po’ triste. Ne approfitto per scrivere due pensieri che rimarranno, che rileggerò, quando sarò troppo presa dalla frenesia e avrò bisogno di tornare nella calma.
C’è una magia che si respira nell’aria di Minorca. Qualcosa di sottile, quasi impercettibile, che ti avvolge lentamente, rispettando, però, il tuo tempo.
Le vibrazioni di questa terra ti invitano ad ascoltare, a rallentare, a sentire…e proprio questo è il suo dono più grande: la calma.
È un incontro con se stessi, un momento in cui la frenesia del mondo si dissolve, lasciando spazio alla contemplazione.
Silenzio e quiete.
Non ti nascondo che ci sono voluti un paio di giorni per trovare la giusta frequenza. Mi viene in mente una vecchia radio: per captare il canale giusto, deve essere sintonizzata con precisione, e la rotellina va girata con cura millimetrica per trovare il segnale.
Minorca vibra a modo suo e per sentirla devi stare al suo ritmo, lento e silenzioso.
Quando ho deciso di stringerle la mano e di iniziare a conoscerla mi sono sentita bene.
Ogni giorno, sono guarita
un po’ di più.
Sono rimasta profondamente colpita dalla cura con cui quest’isola viene trattata, si percepisce subito quanto sia amata.
È come se un giardiniere invisibile fosse costantemente al lavoro, ovunque, a prendersi cura di ogni angolo.
Ogni angolo di Minorca sembra essere custodito con la stessa attenzione e dedizione che si riserva a un giardino privato.
Le strade sono impeccabili, i sentieri sembrano tracciati con mano esperta. Le spiagge, curate e pulite, sono un piccolo gioiello, dove ogni dettaglio riflette un rispetto profondo per l’ambiente. La gestione dei rifiuti è efficiente, segno di una comunità che ha a cuore la sua terra e i turisti, a loro volta, mantengono l’impegno.
C’è un rispetto tangibile per la natura e per il patrimonio locale. Questa attenzione rende l’esperienza ancora più speciale, facendoti sentire come un ospite privilegiato.
Questa pulizia valorizza ancor di più i colori e i contrasti. Tutta l’attenzione si concentra sulla bellezza del luogo, non una sbavatura, e anche i pensieri si ripuliscono del tutto.
Ogni scorcio sembra una cartolina, un dipinto impressionista che cambia con la luce del giorno.
Davvero stupefacente.
Tornerò a Minorca con il corpo molto presto, ma con la mente molto più spesso.
In ogni momento di frenesia, sarà qui che tornerò.
Il contatto con questa terra mi ha riportato a qualcosa di primordiale, a quella connessione profonda che spesso dimentichiamo nel caos quotidiano.
Questa vacanza, apparentemente semplice, è stata per me una cura preziosa.
Un richiamo costante alla quiete, un invito a rallentare e a riscoprire quella pace che,
anche lontana, rimarrà con me.
Erica, anzi Atmosferica