Un vuoto che riempie.

Un leggero dolore alla cervicale non mi lascia respirare. Ascolto musica per rilassare, addolcire, ammorbidire una tensione che non mi so spiegare.

Volo tra sogni, tra canzoni cantate per dialogare e una dolce voce mi sussurra che devo riposare. Anche il viaggio può risultare stancante, la mente corre veloce e capita di doverla fermare nel suo abituale moto saltellante.

Una zanzara mi ronza attorno, mentre cerco ispirazione tra le pareti aperte di una macchina che è diventata un nido, un rifugio, la mia canzone, un mappamondo senza frontiere, una protezione.
Si appoggia sul mio naso, non punge ma fa rumore, è fastidiosa forse perché è proprio di lei che oggi devo parlare.

No, non la accontento e continuo a fantasticare. Là fuori, c’è un mondo da scoprire, una meravigliosa luce blu che dal vento si lascia trasportare. Come vorrei uscire, ma no… Devo aspettare.

Sono poetica in un momento da capire, da assecondare senza forzature. Mai come in questi momenti sento di dovermi confidare, qui, sola e lontana, in compagnia di questa maledetta zanzara.

Maledizione.

Sarà mica un male sentire di dover pensare. Faccio il giro del mondo in un istante e realizzo che quando qui è mattina, dall’altra parte e notte. Quanto è grande la Terra, quanto è spiritosa la natura, quanto vorrei correre veloce per annullare le distanze e diffondere questo silenzio quasi assordante.

Che rottura!

Quel che scrivo serve anche a questo. Riesco ad arrivare fin là, senza troppo sforzo. Esercizi di rilassamento mi aiutano a stimolare il sonno e poi una mosca infastidisce il mio risveglio.

Mi sento poetica proprio quando inizio a cantare frasi nuove, a immaginare cose che non potrei fare, ad arricchire il mio vocabolario con belle letture senza pensare di dovermi fermare. Lascio andare, scorrere, fluire… Mi piace giocare senza regole ma non per imbrogliare.

Sono complessa o semplicemente da capire. Faccio della mia profondità la mia più grande passione, vorrei che tutte le persone potessero comprendere, approfondire. Nella mente di una donna circolano tante storie insieme ad altre leggende, domande, filastrocche senza fine. Non potete nemmeno immaginare che frastuono, che confusione e quanti rumori si possono sentire!

Io sono l’esempio lampante di tutto ciò. Un turbinio, un vortice, un potente tornado che non distrugge, una pioggia di acqua dolce. Non mi alzerò fino a quando non sentirò la fame e un bisogno superiore mi renderà vitale, vigorosa e in forze.

Non è tristezza, è riflessione. Non è malinconia ma introspezione. Voglio conoscermi prima di conoscere e voglio attraversarmi prima di introdurre intense novità allucinanti.

Questa è la mia mattinata a Kalgoorlie, un posto isolato, lontano dal mare e nel niente più assoluto.

Un vuoto che riempie, una pace che ti ascolta e una voce che ti parla.

Erica, anzi Atmosferica.

4 commenti su “Un vuoto che riempie.”

  1. Una foto emozionante che ci fa entrare ancora di più in questa nuova dimensione che stai per affrontare. Ieri mi sono imbattuto in una frase immensa di Gandhi: “un passo alla volta mi basta”. Cia amore, buon viaggio.

    1. Faccio tesoro di questa citazione, grazie papi ❤️! Ehi vai piano che altrimenti non riesco a raggiungerti!

  2. ciao cara Erica, sono Lorena la cugina della tua mamma , sai ti seguo da quando sei partita, con affettuoso interesse, curiosità ed orgoglio, per la meravigliosa ragazza che sei, e per il coraggio dimostrato ad intraprendere un’avventura così emozionante ma anche impegnativa sotto ogni punto di vista.
    Ti auguro ogni bene , in ogni momento della tua vita, continuerò a leggerti e a sognare anche un po’, di quanto mi sarebbe piaciuto, fare una bella passeggiata , con la tua meravigliosa mamma e le sue sorelle, a me cugine tanto care e appartenenti nella mia vita, sappi che ho condiviso con alcune amiche , i tuoi racconti e spesso ci hai fatto davvero emozionare!!!!
    Un caro e affettuoso abbraccio. lory

    1. Ciao Lory, che commento emozionante! Ti ringrazio profondamente per le tue bellissime parole e sono felice tu mi segua. Ho riportato alla mente un’immagine di tutte voi insieme e siete davvero una potenza quando vi riunite. Penserò anche a te quando scriverò, grazie per avermi reso partecipe dei tuoi pensieri! Buon viaggio e viva le emozioni! Un sincero abbraccio

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