..immagini di fronte a te un’infinita distesa di acqua. Pensi che ti verrebbe la voglia di tuffarti ma forse l’acqua sarebbe troppo gelida, le correnti forti, le onde alte e poi..poi gli squali.
..poi, però, ti tuffi comunque.
Quando ti trovi a due passi dall’oceano, senti che le correnti che vivono all’interno, ti stanno invitando ad entrare. Gli spruzzi di acqua che sparano verso il cielo quando due onde si scontrano, sono potenti e la sensazione è quella di voler andare proprio lì, proprio dove le onde si battono il cinque.
Ieri, finalmente, avevo a pochi metri l’oceano che chiamava. Dopo la fase iniziale in cui cerchi di prendere confidenza e temperatura, inizia il gioco.
Il gioco delle onde.
Basta rimanere dove l’acqua arriva alla vita, sguardo sempre pronto e attento rivolto verso l’orizzonte e tanta voglia di correre. Non andare dove l’acqua è profonda permette di poter sempre contare sulle proprie forze anche quando la corrente è forte. Quando le onde capiscono che vuoi giocare con loro e che non le vuoi sfidare, sono delle ottime compagne di avventura. Poche frazioni di secondo prima che l’onda arrivi a te.. guardala, sentila e buttati! Lasciati trasportare, corri con lei e capisci come tutta quella potenza, sia solo voglia di rotolare.
Il corpo prende temperatura, la sabbia entra ovunque, il costume scappa via ma una volta che ti alzi in piedi dopo una corsa, non fai in tempo a spostare i capelli dagli occhi, che subito devi prepararti per la prossima.
VIA!!
Non sono concesse distrazioni. Se perdi di vista l’orizzonte anche solo per qualche secondo, è proprio in quel momento che l’onda più giocherellona ti prende senza preavviso e ti porta con lei fino alla riva.
Una mezz’ora di onde, una bella palestra per il corpo e per l’anima. Quando esci dall’acqua senti il vento fresco e ogni muscolo vivo. Il sale sulla pelle e la sabbia anche nelle orecchie. Sei rigenerato e ossigenato.
Assolutamente da rifare molto presto.
Scarborough Beach è una spiaggia selvaggia, pulita e con una sabbia bellissima. Ha zone erbose perfette per un picnic ed è molto frequentata dai giovani data l’alta concentrazione di onde avvincenti e locali alla moda sulla strada appena dietro.
Altro tema da affrontare, ragazzi miei, è il mio trasloco al piano numero 13.
Siete curiosi eh?!
Beh, il trasloco è andato da favola. La mia compagna di stanza è una ragazza di Hong Kong, si chiama STELLA.
Si, si chiama Stella ed è cinese.
Le ho chiesto più volte se si chiamasse Stella come ‘STAR’ in inglese.
La risposta è stata Sì! 🙂
Ha 29 anni, ha abbandonato la sua terra 5 anni fa e dopo i primi due anni da backpacker in Australia (ragazza con lo zaino in spalla, un po’ come dovrei essere io), è andata per un periodo in Nuova Zelanda e ora è qui per finire gli studi e cercare un lavoro. Studia accounting management ed è assai graziosa.
In una mezz’ora, aveva cambiato faccia alla stanza.
Non vi dico quando sono tornata dalla spiaggia! Aveva passato l’aspirapolvere, pulito il bagno e lavato i piatti nel lavandino.
Grandiosa.
Le ho detto che avrei voluto aiutarla!
L’altro amico di casa è Lewis. Un ragazzo di 23 anni, arriva dal Galles, nazione del Regno Unito. È un bravo ragazzo, divertente e simpatico. Lavora per la sua azienda di costruzioni ed è a Perth da tre anni.
Sto molto bene in casa. Fortunatamente.
La ricerca del lavoro prosegue. La positività non manca, ora che mi sono spostata in questa casa, ho la testa più stabile e meno confusa. Devo solo pensare al lavoro e non più alla casa e al lavoro.
Ciao amici! Fatevi sentire!
Erica, anzi Atmosferica.