Mentre da voi tutto tace, per me la giornata è cominciata. Sono seduta al grande tavolo in legno del Gordon St Garage e ho appena bevuto un cappuccino, sono le 10 di mattina e finito di scrivere consegnerò il mio CV.
Chiederò della manager, mi presenterò con grande sorriso, le dirò che sto cercando lavoro e che è già la terza volta che vengo qui. Lo trovo un posto particolare e alla mano, per questo lavorare qui sarebbe bello.
(Mi sto esercitando insieme a voi 🙂 , sto facendo un lavoro di traduzione simultanea nella mia tasta e sto sperando che andrà tutto bene).
Se anche non andrà, di posti in cui mi vedrei bene ce ne sono parecchi ma a patto che… NON SIANO POSTI ITALIANI.
A volte, camminando davanti a ristoranti italiani, sento le voci dei camerieri che parlano la mia lingua. Lì inizia una lotta tra il mio conscio e il mio inconscio.
Il mio conscio dice: ” Erica! Continua a camminare! Non devi parlare italiano e non devi cercare lavoro in locali gestiti da italiani! Erica, procedi grazie.”
L’inconscio?
Siete curiosi di sapere come scalpita il mio inconscio?
Bene.. Il mio inconscio inizia a urlare e a dimenarsi: “Ericaaaa! Che figata!! Una voce amica!! Vai a scambiare due chiacchiere, cosa aspetti?? Wooow! Un posto gestito da italiani!! Pensa che figata!! Sarebbe troppo semplice!! Sarebbe troppo facile!! Nuovi amici, soldi, casa, gioia, serenità, comprensione!!”
AHAHAHA 🙂
Che ridere.
No amici. Forza e coraggio. Non devo cedere. Non adesso.
Volete vedere il mio cappuccino??
Mi sono ricordata di fotografarlo solo dopo averlo mescolato. Ma giuro che aveva un’aria italianissima e buonissima.
Vi starete chiedendo cosa penso ora..dopo averlo bevuto..
Penso che era buono davvero!! Attimi italiani gustosi!!
Passiamo a un altro tema: LA STANZA.
Dopo aver condiviso le mie riflessioni sull’arte dello scrivere, ieri sono tornata a casa con l’intenzione di riposarmi un po’ per poi uscire di nuovo.
Ero distesa sul letto e, facendo zapping tra annunci di camere in affitto, vedo delle fotografie che ritraggono il palazzo in cui sto ora. Lewis, stava annunciando che da sabato, la stanza sarà libera.
Non vi dico la mia testa.
Un momento di pausa.
Erica rifletti.
Ok. Avevo appena letto che.. al 13° piano del mio stesso palazzo, questo ragazzo avrebbe messo in affitto una stanza a partire da sabato.
Ok.
Erica, scrivigli! Tu sei al primo piano, lui al tredicesimo. Prendi l’ascensore, schiacci il numero 13 e vai a vedere di che si tratta! Forza.
Ok, così ho fatto. Gli ho scritto privatamente, lui mi ha detto..Vieni pure a vedere!
Tempo 3 ore e ho confermato ma non prima di aver avuto l’approvazione di Jason il quale ha voluto vedere con i suoi occhi la stanza e ha voluto conoscere il ragazzo. Oh Jason! Il mio angelo custode! L’affitto costa meno di un ostello, conosco la via e la zona, sono super centrale e sembra davvero un’ altra botta di fortuna!! Da domenica mi sposterò quindi al 13° piano. Non vedo l’ora di farvi vedere che razza di panorama si vede dal balcone della camera!
Unica nota: Condividerò la stanza con un’altra ragazza, al momento ignota.
Vediamo!! Sono molto curiosa.
Ora vi saluto perché è giunto il momento di chiedere del manager. Che la fortuna sia con me..anzi, che continui a stare con me!
Ps. Grazie per tutti i messaggi che mi state lasciando qui o privatamente! È davvero emozionante sentirvi così vicini. Siete tanti, tantissimi!
Ps.1: Devo raccontarvi della mia gita a Fremantle! Non posso rimanere indietro adesso! Non adesso! 🙂
Torno presto!
Erica, anzi Atmosferica.